Il Consensus Demand Planning nella produzione

Gli alti livelli di inventario ti tengono sveglio la notte? Hai a che fare in misura crescente con un basso livello di servizio e scorte di magazzino in aumento? Allora devi migliorare l’accuratezza delle tue previsioni.

Il Consensus Demand Planning migliora la precisione delle previsioni e riduce l’inventario attraverso la comunicazione e la collaborazione tra diverse figure aziendali. Si tratta di una tecnica di forecasting che si basa su input provenienti da diverse funzioni aziendali, come vendite, marketing, gestione del prodotto e pianificazione della domanda.

 

Cos’è il Consensus Demand Planning

In un mercato dove il comportamento dei consumatori diventa sempre più imprevedibile, riuscire a comprendere, prevedere e addirittura modellare i desideri e le esigenze dei clienti assicura un vantaggio competitivo notevole. Proprio per questo sempre più spesso molte aziende scelgono di incorporare il Demand Planning all’interno delle loro attività quotidiane, così da pianificare la produzione prevedendo la domanda futura e ottimizzando le scorte.

Un ulteriore passo verso previsioni ancora più accurate è dato dal Consensus Demand Planning, che mette insieme calcoli statistici con informazioni di mercato ottenute tramite la collaborazione interna, assicurando la massima precisione nella pianificazione della domanda.

Si ottiene così una nuova previsione definita “consensuale”, in quanto prevede la collaborazione tra più figure, che viene valutata e modificata quando necessario attraverso un monitoraggio continuo e incontri di consenso che vedono il confronto tra pianificatori e Demand Forecaster.

 

Il processo di Consensus Demand Planning 

Il punto di forza del Consensus Demand Planning è che la previsione della domanda viene fatta in modo continuativo, così da permette di rilevare, interpretare e agire rapidamente sulle variazioni della stessa perfezionandola. Inoltre, si tratta di un modello collaborativo, basato su input provenienti da diversi ambiti aziendali

Le “attività pre-consenso” includono un processo di valutazione statistica per identificare gli elementi che hanno maggior impatto sul business, così che i pianificatori possono concentrarsi sul 15-20% dei prodotti che costituiscono l’80-90% dei ricavi e dei profitti. Le aziende più efficienti automatizzano le attività più basilari con l’aiuto della tecnologia, ottenendo così previsioni di rifornimento accurate e automatiche per gli articoli del core business e permettendo ai pianificatori di concentrarsi sulle aree dell’attività che richiedono più attenzione.

Attraverso le analisi statistiche i Demand Forecaster generano una stima delle vendite di tutti i prodotti. Queste previsioni si basano sullo storico della domanda, sui cicli di vita dei prodotti, sull’analisi degli scenari e considerano anche fattori esterni per migliorare l’accuratezza delle previsioni. Basandosi anche su informazioni esterne e non facendo affidamento solo sui dati storici, i Forecaster possono portare un punto di vista indipendente nel riunioni di consenso insieme a maggior valore per il business. A seguito di questi incontro, pianificatori, Demand Forecaster e analisti del rifornimento partecipano alle attività di pianificazione della domanda post-consenso.

Quindi, nel Consensus Demand Planning l’intuizione e il contributo umano sono una componente chiave. La conoscenza acquisita sui fattori che influenzano la domanda può essere usata per modellare la domanda e l’offerta e per rispondere a imprevisti.

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Il limiti del Consensus Demand Planning

Implementare una nuova soluzione è come fare un atto di fede. Bisogna essere disposti a sperimentare nuovi approcci e sconvolgere le soluzioni già esistenti.

Nel caso del Consensus Demand Planning significa mettersi nell’ottica di un cambiamento che coinvolga il management, che dovrebbe abbandonare l’idea di poter esercitare un controllo individuale sulle previsioni a favore di una previsione che appartiene ed è merito di tutti nell’azienda.

Bisogna poi tenere conto che per avere delle previsioni accurate è importante che i dati storici siano puliti e convalidati e i Forecaster devono assicurarsi che nella previsione siano incluse tutte le promozioni ed eventuali altri eventi di CRM.

Un’ulteriore sfida può essere data dalla mancanza di collaborazione e dalla scarsa condivisione delle informazioni pertinenti tra pianificatori e previsori e altre aree aziendali.

Infine, per consentire la riuscita del Consensus Demand Planning è importante assicurare la giusta efficienza complessiva del sistema data da un’infrastruttura tecnologica adeguata.

I software per il Consensus Planning

Nel marcato attuale, tra assortimenti che aumentano e consumatori indecisi, diventa più difficile prevedere quali prodotti verranno acquistati. Le aziende però possono comunque massimizzare l’efficacia delle vendite e del marketing modellando e prevedendo in modo accurato la domanda futura dei clienti grazie a soluzione software.

CyberPlan Demand Planning e S&OP mette a disposizione delle aziende una tecnologia all’avanguardia per le operazioni di pianificazione della domanda. Un punto di forza è che il software facilita la condivisione delle informazioni tra le funzioni aziendali, così da garantire l’allineamento sulla fattibilità di quanto pianificato tra tutte le figure coinvolte.

Se anche tu vuoi generare e gestire previsioni fattibili, di qualità e condivise tra le diverse funzioni aziendali, scopri CyberPlan Demand Planning e S&OP.

 

 

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