Il Demand Driven Material Replenishment

Il Demand Driven MRP ha lo scopo di pianificare e gestire il processo di produzione in base alla domanda del cliente con un flusso di materiale disaccoppiato e creando livelli di buffer dinamici considerando il valore dell’emissione delle merci, i tempi di consegna della produzione o di approvvigionamento, l’utilizzo della distinta base e la fluttuazione della domanda. Ma che cos’è e a cosa serve il Demand Driven Replenishment?

 

Cos’è il Demand Driven Replenishment?

Il Demand-Driven Replenishment (DDR) è una funzionalità che consente alle aziende di pianificare e gestire meglio le proprie supply chain, adattando e rendendo flessibile la produzione in base alla domanda.

Un grande problema delle catene di approvvigionamento è che di solito si produce sulla base delle previsioni, che spesso sono sbagliate in partenza poiché la fluttuazione della domanda dei clienti causa mancanti o eccessi di stock. Il problema, legato al sistema in sé, è stato amplificato dalla recente epidemia di Covid, che ha portato all’utilizzo di misure di sicurezza e conseguenti fluttuazioni della domanda ancora più accentuate. Il Demand-Driven Replenishment permette alla catena di approvvigionamento di adattarsi alle interruzioni grazie alla compartimentazione strategica delle riserve di materiale, rendendola meno vulnerabile alle fluttuazioni.

La disponibilità del materiale è garantita dalla definizione di buffer in punti strategicamente importanti lungo la catena di approvvigionamento; i giusti livelli di buffer (indicati con l’uso dei colori rosso, giallo e verde) vengono definiti rispettando variabilità della domanda, fornitura e lunghezza del lead time in base all’analisi dei dati in tempo reale e allo storico dei consumi passati.

Progettando la compartimentazione delle scorte di materiali in questo modo, il DDR può aiutare ad assorbire l’impatto del Bullwhip Effect, che si verifica con l’aumento nei livelli delle scorte lungo la catena di approvvigionamento in risposta alle fluttuazioni della domanda. Queste oscillazioni hanno un impatto esponenziale lungo la catena di fornitura e possono causare costi di inventario eccessivi o perdite dovute alla scadenza dei prodotti. In sostanza, l’effetto Bullwhip rappresenta l’incertezza causata dalla mancanza di comunicazione tra i vari anelli della catena di fornitura. Questa distorsione delle informazioni impedisce alle aziende di prevedere correttamente la domanda, con conseguenti costi significativi.

Idealmente, l’obiettivo è garantire risposte più rapide alle richieste dei clienti, mantenendo i livelli di inventario più bassi possibili. Con dati sufficienti sui consumi passati che permettono di modellare le richieste dei clienti, i prodotti o i componenti rilevanti per il rifornimento basato sulla domanda possono essere sufficientemente inventariati per soddisfare la domanda dei clienti, ma comunque immagazzinati in quantità ottimizzate per evitare costi o perdite di stoccaggio eccessivi. Questa funzionalità si ottiene classificando i prodotti secondo criteri che possono essere utilizzati come punti di disaccoppiamento.

A cosa serve il Demand Driven Material Replenishment

Il Demand Driven Material Replenishment consente di pianificare e gestire in modo efficiente le supply chain in base alla domanda dei clienti, piuttosto che attraverso le tradizionali procedure dell’MRP. Esso inoltre costituisce la base per un flusso di materiale affidabile grazie alla definizione dei buffer.

Con la pianificazione del replenishment, viene visualizzata una panoramica delle informazioni sul buffer ordinate per priorità di pianificazione. In questo modo, si può attivare il rifornimento in tempo così da evitare mancanti e ritardi nel completamento degli ordini e della produzione. Con l’execution del replenishment, è possibile visualizzare la situazione attuale delle scorte per ogni prodotto, verificare che siano disponibili scorte sufficienti per la produzione e accelerare il riassortimento.

Fasi chiave del processo trattate

Pianificazione del rifornimento:
  • Grazie ai buffer identificati in modo efficace da tre colori diversi, si capisce in modo immediato se serve ordinare o meno dei materiali per averli a disposizione.
  • Gli ordini di acquisto dei materiali sono rilasciati secondo questo sistema di allarmi.
Esecuzione del rifornimento:
  • Vedere se vi sono problemi di stock-out o on-hand basso e prioritizzare gli ordini per ottenere un piano fattibile.

Benefici

  • Evita l’effetto bullwhip fornendo punti di disaccoppiamento in punti strategici.
  • Garantisce il livello di servizio più elevato possibile con i più bassi livelli di inventario, lungo tutti i livelli di distinta base.
  • Alleggerisce i pianificatori dalla creazione manuale di ordini di materiale.
  • Supporta l’utente nell’identificare i problemi con i livelli di scorte e nell’assegnare priorità ai problemi come punto di partenza per intraprendere l’azione giusta.

 

Demand Driven Replenishment e SAP

Il DDMRP è una metodologia dall’importanza strategica sempre più accentuata, tant’è che è possibile integrarlo in maniera nativa con i principali gestionali. Ma non è tutto, SAP infatti ha addirittura sviluppato due diverse soluzioni per l’integrazione.

Una prima soluzione è embedded in SAP S/4HANA, mentre l’altra permette di gestire il DDMRP direttamente all’interno di SAP IBP. Entrambe le soluzioni permettono di gestire i cinque componenti del DDMRP, con l’aggiunta di ulteriori funzionalità e una maggiore copertura nel caso della seconda. Sono infatti presenti delle funzionalità per supportare il posizionamento dei buffer, semplificando tutto il lavoro di analisi relativa al DDS&OP. Inoltre, si integra anche con altri strumenti gestiti all’interno da SAP S/4HANA come la gestione del magazzino fisico o la produzione a capacità finita.

Queste integrazioni permettono di pianificare ed eseguire in tempo reale operazioni logistiche e di produzione, basandosi sui dati provenienti dalle vendite e dalla supply chain. Sono anche molto vantaggiose per quelle aziende in cui l’adozione del DDMRP è graduale, perché permette di continuare a gestire parte della produzione in modo tradizionale e parte con una nuova metodologia.

 

I software coinvolti nel Demand Driven Material Replenishment

Le soluzioni di Demand Driven Material Replenishment sono estremamente utili alle aziende manifatturiere che vogliono restare protagoniste del proprio settore e che vogliono mantenere il controllo della propria supply chain. Oggi puoi scoprire come adottare una soluzione di questo tipo nella tua realtà beneficiandone in tempi brevi.

 

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