Settore elettromeccanico: il driver della ripresa del mercato italiano

L’industria italiana sta mostrando segni di ripresa, trainata in buona parte dal settore elettromeccanico. Assieme a quello elettronico, il settore elettromeccanico sta agendo da driver della ripresa. L’Italia, in questi due settori è tecnologicamente all’avanguardia e uno dei player principali a livello europeo. Da questi due settori infatti dipende la competitività del reparto manifatturiero e di altri pezzi importanti dell’industria nazionale.

“Nel biennio 2017-2018 l’intera filiera elettromeccanica, soprattutto grazie all’elettronica, sarà uno dei principali driver della ripresa dell’industria manifatturiera” Fonte la Repubblica (20 febbraio 2017)

La situazione economica dell’Italia è ancora piuttosto incerta, così come lo è il quadro macroeconomico internazionale, ma alcuni settori promettono di poter puntare su di essi per superare la crisi che ha colpito il Paese negli ultimi anni. L’elettromeccanica (o elettrotecnica) e l’elettronica sono certamente due settori sui quali puntare. Essi infatti hanno supportato, dopo un triennio molto difficile, il graduale recupero dell’industria manifatturiera nazionale grazie alle esportazioni e alla lieve ripresa del mercato interno. Si tratta di settori tecnologicamente avanzati con un fatturato aggregato di oltre 50 miliardi di €, quasi il 60% di questi sono stati realizzati grazie all’export. Le imprese operanti in questi settori sono oltre 1.200 aziende con 410mila addetti. Queste aziende hanno aperto negli ultimi anni nuove frontiere dalla meccanica all’automazione fino all’IT, ed hanno generato innovazione tecnologica in mercati strategicamente importanti quali energia, trasporti e costruzioni. Da qui l’industria manifatturiera italiana origina il 7% del fatturato e il 10% dell’occupazione totali. Il settore elettromeccanico in particolare si colloca in 2° posizione all’interno dell’UE, per ricavi totali dopo la Germania (Fonte: Anie). Rispetto ad altri comparti, sono poi tra quelli che hanno prospettive di crescita più performanti come testimoniano le analisi di Prometeia e Intesa Sanpaolo.

 

Essere pronti ad affrontare la ripresa e il cambiamento

La crescita economica e l’aumento di vendite e produzione sono certamente un buon segnale per un’impresa. La crescita aziendale in questi casi significa un aumento degli ordini e di conseguenza delle quantità da produrre. Ciò comporta anche un aumento in tutti gli aspetti legati ad essi direttamente, quali le quantità da tenere a magazzino, la produzione di parti di ricambio, di riordino, etc. Tale situazione se non correttamente affrontata può trasformarsi in un rischio per l’azienda. Questo aumento della complessità, se da un lato aumenta il fatturato, dall’altro rischia di tradursi in una perdita di controllo. In molti casi infatti le aziende, se non dotate di strumenti adeguati per gestire l’aumento di complessità, si trovano ad affrontare nuove ed inattese criticità, quali:

  • Difficoltà a garantire ai clienti un livello di servizio adeguato;
  • Gestire frequentemente emergenze e imprevisti;
  • Difficoltà ad avere visione e gestione dei carichi delle risorse portando a da un lato sovraccarichi dall’altro inefficienze;
  • Fermi produttivi causati da materiali mancanti nonostante l’aumento dei magazzini 
  • Affrontare spesso ordini in ritardo.

  Questi problemi rischiano di emergere in tempi molto brevi anche a fronte di una minima crescita del fatturato. Questo succede poichè la crescita delle complessità è tipicamente più che proporzionale a quella della dimensione aziendale.

Queste criticità, tipiche di crescite rapide e/o inattese, si sommeranno ad altre che invece sono caratteristiche di questi settori e tecnologie.

“Nel momento in cui ostacoli come sistemi sempre più complessi e con grandi quantità di dati da assortire si affacceranno all’orizzonte.” Fonte: Industria Italiana (13 ottobre 2017)

Appare dunque di fondamentale importanza dotare le proprie aziende degli strumenti opportuni di pianificazione della produzione. Tale lungimiranza permette di essere pronti in caso di aumento della produzione e di poter vedere con il necessario preavviso l’eventuale insorgere di situazioni critiche quali consegne in ritardo, mancanti e colli di bottiglia. I software APS sono dunque strumenti di fondamentale importanza per le aziende lungimiranti che intendono presentarsi preparate a cogliere queste opportunità.

 

I software APS (Advanced Planning and Scheduling) nel settore elettromeccanico

Per raggiungere sfide ambizione in un mercato incerto, la migliore soluzione per le aziende manifatturiere è sicuramente quella di eliminare i numerosi fogli Excel integrando l’ERP aziendale con un software avanzato per la pianificazione e schedulazione della produzione (anche noti con l’acronimo APS). Le imprese che hanno scelto  CyberPlan , il famoso APS di Cybertec, ritrovano infatti all’interno di in un unico strumento tutte le caratteristiche vincenti necessarie (in precedenza ricercate nei vari strumenti offline):

  • algoritmi potenti con logiche avanzate ed integrate all’ERP;
  • velocità di calcolo e semplicità di utilizzo di molto superiori ad un Excel;
  • interfaccia grafica intuitiva maggiore rispetto a quella dei Project.

  Con queste funzionalità, i pianificatori sono in grado di verificare facilmente le conseguenze di ogni possibile azione. I risultati sono piani produttivi ottimizzati e schedulati a capacità finita per tenere conto di tutti i vincoli di risorse e di materiali. Le aziende che hanno integrato CyberPlan al proprio gestionale o ERP  hanno riscontrato i seguenti benefici:

  • miglioramento della puntualità delle consegne e del livello di servizio al cliente;
  • aumento saturazione delle risorse e riduzione tempi di set-up;
  • riduzione dei magazzini e dei tempi di attraversamento;
  • collaborazione tra acquisti, produzione e commerciale.

Inoltre, il risparmio che si ottiene in termini di capitale investito in scorte e di riduzione dei costi operativi, consente di rientrare dell’investimento entro l’anno. CyberPlan permette alle aziende di ottenere risultati certi, misurabili e duraturi, fornendo una efficace risposta alle attuali esigenze di competitività, riducendo i costi e superando le attese dei propri clienti. Integrandosi direttamente al gestionale, elimina la necessità di altri strumenti offline, mantenendo l’informazione centralizzata e condivisa. Il Supply Chain Manager ha completa visibilità sul processo produttivo, ricevendo piani ottimali e fattibili coerentemente con i fabbisogni e la disponibilità di materiali e risorse. Ciò permette di ridurre i costi di produzione e di gestione della stessa. Il Reparto vendite ha a disposizione un output più stabile e preciso proveniente dalla pianificazione, il quale consente una programmazione delle consegne più coerente ed affidabile. L’IT Manager ha la possibilità di fornire un efficace supporto al business, centralizzando il processo di pianificazione in un unico sistema ed evitando il proliferare di strumenti non condivisi.

  

Numerose testimonianze del settore elettromeccanico

Numerose sono le aziende del settore elettromeccanico che utilizzano da anni il software di pianificazione e schedulazione avanzate CyberPlan. Alcune delle quali sono:

  • ABB;
  • Ansaldo;
  • Came;
  • De Angeli Prodotti;
  • Fanton – Cavi e componenti elettrici;
  • Gewiss;
  • HT – Advanced Heating Solutions;
  • LTC – La Triveneta Cavi;
  • Lafert Group;
  • Vimar.

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